Sono Damiano Marcosignori, un pedagogista appassionato di storytelling e di teatro.
Sono sempre alla ricerca di stimoli e situazioni dalle quali posso apprendere qualcosa di nuovo.
Ciò che mi sta a cuore è comprendere le esigenze dei ragazzi con tutte le loro difficoltà e problematicità, al fine di promuovere la loro inclusione nella scuola e nella società.

Inizia il mio percorso universitario in “Educazione Professionale” presso la Facoltà di “Medicina e Chirurgia” di Ancona.

Comincio con alcune insicurezze e indecisioni, perché il corso di Laurea è abbastanza intenso, costituito da molti lavori di gruppo e prove pratiche che fanno emergere sentimenti ed emozioni a volte difficili da gestire.

Molti compagni universitari abbandonano il percorso e prendono altre strade, mentre io sono sempre più motivato e, dopo poco tempo, comprendo che è la strada giusta per me.

Conseguo la Laurea triennale in “Educazione Professionale” e mi trasferisco a Firenze per iniziare la Magistrale in “Dirigenza scolastica e Pedagogia Clinica” (LM-50).

Qui conosco molte persone provenienti da differenti parti del mondo. L’incontro con persone di culture diverse, amplia la mia conoscenza e facilita lo sviluppo di un pensiero aperto alla novità e al rispetto delle differenze degli altri.

Mi laureo alla Magistrale, divento Pedagogista e mi iscrivo ad un Master di II livello in “Psicologia scolastica e disturbi dell’apprendimento”.

Ciò che mi spinge ad approfondire la tematica dei DSA e di altri disturbi legati alle difficoltà di apprendimento, deriva dal fatto che, ho vissuto il periodo scolastico con la presenza di molte ingiustizie e disparità tra gli studenti.

Non ci sono studenti di classe A o di classe B, ci sono studenti, che vanno accolti nella loro diversità e per i quali devono essere promossi percorsi personalizzati.

Torno nella mia città natale, Ancona, e lavoro per 2 anni come Educatore Professionale presso il Centro Diurno “Il Faro”. Il target sono minori presi in carico dai Servizi Sociali che si trovano in famiglie non autosufficienti per provvedere al loro sostentamento.

E’ stato un periodo della vita molto denso, con alcuni momenti difficili da superare, ma nel quale mi sento di aver imparato tanto dai ragazzi, con i quali ho condiviso momenti unici e speciali.

Parto per il Portogallo: aderisco ad un progetto di volontariato europeo di 6 mesi in un doposcuola per bambini dai 6 ai 13 anni.

I bambini parlavano solo portoghese, perciò mi metto a studiare intensamente la lingua e dopo qualche mese riesco a comunicare con loro. Grande soddisfazione è stata quella di essere capito e considerato alla pari degli altri operatori del Centro.

Capisco che è il momento di estendere a pieno campo le mie competenze e la mia passione per il lavoro educativo. Decido così di mettermi in proprio e iniziare una nuova avventura! Comincio a lavorare privatamente con bambini ed adolescenti che necessitano di un supporto educativo consistente, e sostengo le loro famiglie durante il percorso.